In questo clima di inizio autunno, con la natura (maestra) che cambia, mi metto a scrivere per la prima volta le pagine di questo mio blog. Ho deciso di dedicarle in modo particolare al mondo dell’apprendimento, della conoscenza, della motivazione e delle emozioni.

Prima di scrivere solitamente mi documento sempre leggendo o rileggendo dei libri che sono o diventano un po’ i miei amici e compagni di viaggio, mi accompagnano per alcuni pezzi di vita, e alcune volte permangono, altre volte ad un certo punto se ne vanno.
Uno di questi libri l’ho conosciuto durante la mia formazione in couseling, scritto da Consuelo C. Casula e intitolato Giardinieri, principesse, porcospini. Metafore per l’evoluzione personale e professionale. È un libro che ha un posto sulla mia scrivania da molti anni, mi piace molto e vi sono molto legata perché mi permette di legare la mia passione per la narrativa e per le storie al mio lavoro di psicologa. È un libro che parla non solo tramite parole, ma anche (e soprattutto) tramite metafore, trovo questo sia un modo molto indicato e molto utile per avvicinarmi alle persone.
C’è un altro libro appoggiato, anche se da molto meno tempo del primo, sulla mia scrivania, non è propriamente un libro in quanto è un dizionario – il DIR Dizionario Italiano Ragionato. È diventato a me è molto caro perché mi aiuta sempre a focalizzarmi sul concetto che ho voglia di spiegare e trasmettere.

In questo primo articolo voglio parlarti in particolare di apprendimento.
Ho cercato la voce APPRENDIMENTO nel DIR e ho trovato scritto: acquisizione di conoscenze; l’apprendimento delle nozioni fondamentali per lo studio delle scienze. In psicologia: processo che conduce a una modificazione del comportamento dell’individuo, in base non alla sua natura, ma all’esperienza acquisita.

Un’altra definizione che ho particolarmente apprezzato nel libro C.C. Casula è questa: un processo di auto organizzazione del sapere che conduce al cambiamento relativamente stabile nelle capacità di operare del soggetto. Il cambiamento può venire stimolato dall’acquisizione di nuove conoscenze, da esperienze significative e da riflessioni sulle stesse; sempre nello stesso libro lessi che: al centro di un contesto di apprendimento va collocata l’esperienza del discente, intesa questa come la risorsa di più alto valore. Quest’ultima va RICONOSCIUTA, VALORIZZATA e APPREZZATA avendo la consapevolezza che non si può insegnare direttamente a qualcuno, ma si può solo facilitarne l’apprendimento. (Le parole sottolineate e il maiuscolo sono una mia licenza).

Apprendimento legato alla parola cambiamento.
Apprendere significa cambiare; cambiare quantità e qualità di informazioni in proprio possesso (pensiamo all’ambito della scuola); affrontare in modo diverso e più efficace i problemi, le scelte le situazioni problematiche o meno che fanno parte della vita di tutti, e della vita di tutti i giorni.

Vale la pena allora conoscere e capire il senso di questa parola: APPRENDERE; cosa significa e quali possibilità apre.

Apre secondo me alla libertà di conoscere, di sapere, di essere consapevoli che con le nostre scelte, il nostro impegno quotidiano possiamo modificare e modificarci.
Apre alla libertà di pensare che un problema non è solo un problema, ma grazie alla capacità di cambiare può diventare una possibilità.

Nel mio lavoro di psicologa trovo fondamentale sapere che nessuno può insegnare niente a nessuno, ma può diventare piuttosto un mezzo, un facilitatore di apprendimento, sia esso inteso come apprendimento di conoscenze, sia esso inteso come apprendimento “di vita”.
Apprendere ha un solo soggetto attivo che sei tu che ti rivolgi a me, anche io professionista sono un soggetto, ma passivo.
Tu sei l’unica/o testimone della tua personale esperienza è l’unica/o esperta/o di essa.
Io posso solo condurti, sostenerti, presenziare, stare con te come testimone secondario del processo di apprendimento e quindi di cambiamento.

Bibliografia

  • C. Casula, Giardinieri, principesse, porcospini. Metafore per l’evoluzione personale e professionale, Franco Angeli, Milano, 2012.
  • DIR – Dizionario Italiano Ragionato, G. D’Anna.